Il pomodorino giallo

Quando il colore conta

Vedere un prodotto della terra tipicamente rosso, il pomodoro, in una variante dal colore giallo è di per sé un fatto curioso. Se poi scopriamo che è anche privo di acidità e ricco di vitamine e antiossidanti, ecco che il pomodorino giallo diventa subito un ‘trend food’.

Il colore conta. Eccome! A tavola non bisogna soddisfare solo il palato, ma anche la vista e i colori aiutano a stuzzicare interesse per i cibi. Se diciamo ‘pomodoro‘, il primo e unico colore che ci viene in mente è il rosso.  È proprio quando le associazioni di pensiero sono così radicate che ogni cambiamento suscita un’immediata curiosità. Ecco spiegata una delle ragioni del successo del pomodorino giallo. Differente per il sapore e per alcune sue proprietà nutrizionali dal pomodoro rosso, questo alimento si è imposto subito come un ‘trend food’, ovvero un cibo che fa tendenza, in virtù della curiosità e dell’entusiasmo che genera il suo colore.

Eppure, non tutti sanno che i primi pomodori conosciuti dagli europei, nel XVI secolo, erano di colore giallo. A dircelo è il nome stesso, che deriva da ‘pomo d’oro’, a indicare la tinta dorata del frutto di piante all’epoca sconosciute e che venivano usate solo come ornamento.

Oggi, in un’epoca in cui è d’obbligo la scoperta di sapori nuovi e di prodotti dalle caratteristiche inedite, il pomodorino giallo lo troviamo in diversi piatti e ricette. C’è da scommettere che tra non molto verrà proposto ‘in tutte le salse’!

È d’obbligo una precisazione, anche se può sembrare una banalità: non si tratta di pomodori immaturi, ma sono pronti per essere consumati e utilizzati come ingredienti delle nostre ricette.

Il datterino giallo

La sua coltivazione è sempre più diffusa. Il datterino giallo ha un sapore dolce e si caratterizza per la totale assenza di acidità. Alla raccolta si presenta in grappoli regolari di 14-16 frutti, di forma cilindrica. È ricco di sostanze dall’elevato potere antiossidante capaci di neutralizzare i radicali liberi. Contiene anche vitamina C, A e vitamine del gruppo B.

Proprio perché, rispetto al pomodoro classico, non presenta acidità, è largamente utilizzato nelle ricette a base di pesce e frutti di mare. Un esempio? Il filetto di orata con crema di datterini gialli, oppure la vellutata di datterino giallo con crudità di pesce.

Una delizia è il gazpacho di pomodorini gialli, facile e veloce da preparare. Si ottiene frullando, fino a ottenere una crema densa, i datterini gialli insieme a mezza cipolla rossa, un cetriolo, un mazzetto di basilico verde, olio e datterini rossi. Il tutto va poi servito con qualche fetta di pane.

Pomodorino giallo del Piennolo

In Italia viene tradizionalmente coltivato il pomodorino giallo del Piennolo, nella zona del Vesuvio. Il pomodoro del piennolo è stato descritto nel 1544 e da allora non è più cambiato. È arrivato fino a noi grazie all’opera dei monaci camaldolesi di Nola, che lo hanno coltivato per secoli nei loro orti, mantenendo la tradizione.
Questa varietà ha una forma ovale allungata, è raccolta a grappolo e appesa sui balconi, prendendo, in questo modo, il nome di ‘piennolo’, che significa ‘pendolo’.

Giallo come il sole e di piccole dimensioni, presenta caratteristici solchi longitudinali chiamati coste e un piccolo pizzo all’estremità inferiore. Ha buccia spessa, polpa soda e un sapore dolce. È particolarmente ricco di beta-carotene, che aiuta la corretta crescita e riparazione dei tessuti.

Può essere consumato al naturale, ma è ideale anche nella cucina di mare e per preparare salse, vellutate e creme di ortaggi di colore giallo – come la crema di carote, zucca e peperoni gialli -, di cui esalta il colore e il sapore aggiungendo un piacevole gusto dolce e ‘pieno’.