L’altopiano del Laceno è terra di grandi formaggi.

La pecora bagnolese, che vive nel territorio dei monti Picentini, si nutre di erbe ricche di essenze. Il suo latte, dall’ aroma unico e dal quale nasce il Pecorino di Bagnoli Irpino, dona al formaggio un sapore e un profumo inconfondibile.

Il Pecorino di Bagnoli Irpino, è un formaggio che viene prodotto con il latte crudo della pecora bagnolese. La pecora di Bagnoli Irpino è una specie autoctona, sempre al pascolo e vive nel territorio dei monti Picentini nutrendosi solo di erbe aromatiche che, conferisce al latte un aroma particolare. Il territorio si estende intorno al pianoro del Laceno nel comune di Bagnoli Irpino, a 1000 metri di altitudine.

Scheda tecnica

Il pecorino di colore paglierino è a pasta dura ed omogenea con la crosta rigata. L’ odore di erba, di latte, il gusto leggermente granuloso e piccante, si abbinano perfettamente con il tartufo nero di Bagnoli Irpino e vini rossi robusti. Il pecorino bagnolese è riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, come prodotto agroalimentare tradizionale italiano (PAT).

Lavorazione

Il formaggio viene lavorato con tecniche antiche e la bravura manuale del casaro, che spesso è il pastore stesso. Il periodo minimo di stagionatura è di 3-4 mesi, ma si mangia anche dopo 20-30 giorni. Il nome dialettale è “casu ’r pecora”. È un formaggio antico ed è legato a sapienti tecniche di produzione antiche e tradizioni locali. Il latte crudo viene riscaldato alla temperatura di 37- 40° e poi addizionato con caglio di agnello. Viene rotto alle dimensioni di una nocciola. Successivamente, la pasta viene privata del siero, raccolta e posta nelle fuscelle per spurgare. In ultimo viene salata a secco e posta in luoghi asciutti a stagionare.

Influenza dei foraggi

Le erbe dei pascoli, che si differenziano a seconda delle stagioni, si trovano a quote superiori ai 1000 metri. Per cui gli aromi e il sapore del formaggio possono cambiare durante l’arco dell’anno.